Si apre così la seconda mostra nel ristorante veneziano di Alessandro Borghese, con protagonista l’artista comasco Walter Trecchi, in mostra anche nel ristorante milanese.
Trecchi è noto per lo sviluppo di dipinti che analizzano le architetture create dall’uomo e dalla natura, creando parallelismi verticali e maestosi.
Una delle sale è dedicata interamente al recente progetto “Naturae”, dove gli alberi sostituiscono gli edifici disegnando una nuova urbanistica. È questo il caso di un confronto tra le splendide architetture esterne del ristorante e le “finestre” naturali sulle pareti.
La serie di opere esposte nelle altre sale è un riassunto di vari progetti sviluppati dall’artista durante la sua carriera. Dai racconti delle città in continua evoluzione di “Orizzonti temporanei” a “Linee di fuga” fino a “Città sospese”, dove vengono analizzati tempo e spazio. “Illuminat Umbra” simboleggia i chiari e scuri dell’essere umano, “Equilibri” stravolge la
prospettiva percepita nella realtà.
All’interno del ristorante saranno in visione anche alcune sculture del famoso artista emiliano Michelangelo Galliani, già esposto a Venezia durante l’ultima Biennale di Venezia. Le sue opere monumentali saranno esposte nei giardini del locale dal mese di Giugno 2023.
Il lavoro di Trecchi rappresenta il confronto e l’integrazione tra architetture e natura esprimendo questo bisogno di equilibrio che regola le leggi universali come principio fondamentale per la nostra esistenza.
I dipinti sono sviluppati sull’analisi dei molteplici aspetti del paesaggio urbano, sul rapporto tra l’uomo, mai direttamente rappresentato e lo spazio vitale da lui stesso creato.
La tematica urbana progredisce nel tempo come capitoli di un libro in continuo divenire, una storia che è la nostra storia umana raccontata attraverso l’ambiente di vita che abbiamo costruito.
Gli stucchi inseriti nelle tele sposano perfettamente gli oli, creando un senso di materialita’ e di continuita’ del soggetto anche al tatto.
In mostra diverse fasi e progetti dell’artista: In “Città sospese” analizza il vissuto urbano fissando sulla tela una “sospensione” di tempo e di spazio in contrasto con il caos delle grandi metropoli.
Con “Linee di fuga” si concentra sulle vertiginose visioni prospettiche.
“Orizzonti temporanei” raccontano di città in costante evoluzione dove cantieri modificano di continuo la visione del nostro orizzonte.
Nella serie “Equilibri” le immagini carpite dalla realtà vengono completamente stravolte, palazzi che perdono la loro connotazione, deformati e privati della loro reale prospettiva.
L’equilibrio è il concetto fondamentale che caratterizza la sua opera e si ripropone nei lavori più recenti, sul tema delle città, intitolati “Illuminat umbra”.
Qui è il rapporto fra luce ed ombra a raccontare attraverso chiari e scuri gli aspetti positivi e negativi che simbolicamente alludono alla profonda e contraddittoria natura dell’animo umano, a quel precario gioco di equilibrio che è la nostra vita.
Il concetto di equilibrio è inteso anche nel rapporto con la natura, tematica che svilupperà più approfonditamente nelle serie “Antropico-Naturale”, “Archi-nature” e “Naturae”.
La mostra è realizzata in collaborazione con TaborArt, curata da Mc2gallery, con il supporto di CrisContini gallery.